Spesso, da un nuovo paziente che viene in visita, mi viene posta questa domanda: Dottoressa, mi può spiegare bene qual è la differenza tra un nutrizionista, un dietista ed un dietologo?
La differenza principale è da ricondursi al percorso di studi che ciascuno di questi 3 professionisti ha svolto.
Il dietologo è il professionista che, conseguita la laurea in Medicina e Chirurgia, ha poi deciso di completare la sua formazione frequentando la specializzazione in Scienze dell’Alimentazione.
Il dietista ha conseguito una laurea triennale in Dietistica, corso di studi afferente alle professioni sanitarie tecniche.
Infine, il nutrizionista è il professionista che, conseguita la laurea triennale in Biologia, ha poi deciso di completare la sua formazione frequentando la specializzazione in Scienze della Nutrizione Umana.
Ma quindi, di cosa si occupa, nello specifico, un nutrizionista?
Il nutrizionista guida il paziente in un percorso nutrizionale, possiamo identificarlo anche come il “coach” o “allenatore” alla nutrizione.
L’obiettivo del nutrizionista è quello di migliorare le abitudini alimentari del paziente al fine di prevenire l’insorgenza di patologie che potrebbero cronicizzarsi.
Le analisi antropometriche, la valutazione bioimpedenziometrica e la richiesta di fornire le informazioni riguardo alle abitudini che si hanno fino a quel momento sono elementi importanti per il nutrizionista perché gli permettono di poter intervenire sul paziente con la creazione di un piano nutrizionale altamente personalizzato.
Quanti di voi, dopo aver detto ad un amic* che volevate andare da un nutrizionista vi siete sentiti rispondere “ma dove vuoi andare, sei magrissim*” oppure “stai benissimo, non è necessario che tu perda ulteriore peso”?
Questo succede perché spesso si associa la figura professionale del nutrizionista alla sola perdita di peso, ma i campi in cui un nutrizionista può agire sono estremamente ampi, vi faccio alcuni esempi: può intervenire su un paziente che desidera prendere peso; oppure può intervenire su pazienti patologici che devono seguire diete specifiche per la loro patologia; può intervenire come supporto nei disturbi del comportamento alimentare; inoltre, può seguire l’alimentazione degli atleti, migliorandone le performance delle gare, e può essere di supporto per giovani e famiglie nell’organizzazione della spesa o dei pasti.
Quindi andare da un nutrizionista può essere utile non solo per migliorare la propria forma fisica o le proprie perfomance sportive ma, può essere utile anche per ridurre gli sprechi, per imparare a mangiare facendo delle scelte consapevoli e a prevenire l’insorgenza di malattie che potrebbero cronicizzarsi nel tempo.